Salento di terra(cotta)
Salento di mare, Salento di terra: luogo di confine dove una striscia di terra divide due mari. Il mare salatissimo, azzurro e blu cobalto in questa stagione attira turisti a frotte ma alle loro spalle è la terra rossa e rocciosa a caratterizzare il paesaggio. Essa sfoggia cattedrali di ulivi centenari, distese di campi coltivati, vigneti e fichi d’india scultorei.
Nelle campagne si fa tesoro di tutto e si usa ancora prelevare le pale più ricche di frutti per poter gustare durante l’inverno i frutti colorati e dissetanti del fico d’india. Recisa la pala la si buca e, appesa ad uno spago, la si conserva in un luogo protetto. Le pale cederanno i loro umori ai frutti mantenendoli turgidi e gustosi. Sono anche esteticamente molto belle e, nel mio giocare con la terra (l’aria, l’acqua e il fuoco) ne ho tratto spunto per vassoi appendibili e decorativi. Sono realizzati in terra rossa, maiolicati e dipinti sopra smalto. Possono servire da svuota tasche, da piccoli contenitori o semplicemente per fare allegria su una parete troppo spoglia o troppa seria.
Come sempre, volto lo sguardo ad un elemento, le mie mani subito si divertono ad inventare varianti: cespugli di fichi d’india appendi strofinacci ed alberi di ulivi da parete. Credo continuerò in questo filone appena affrontato: tanti sono gli alberi, i fiori, i cespugli ed anche gli animali che si prestano ad essere interpretati con un po’ di argilla e qualche colore.