E luce fu! lampade, lampadari lucerne.
La ceramica, lungo i secoli, ha custodito la luce. L’argilla, con la sua malleabilità, rende possibile qualunque forma e può facilmente diventare culla per la luce nelle notti più buie. Una volta cotta, anche in ardenti forni a legna portati alla dovuta temperatura, diventa terracotta e può contenere la fiamma. Le lucerne a olio, facilmente trasportabili hanno per millennii illuminato il cammino, la casa, aiutato a vegliare e rassicurato.
Ho ripreso la tradizionale forma salentina della lucerna e ne ho realizzate in terra rossa con decori policromi di frutta e fiori mantenendo immutato il colore di base. La terraglia bianca invece, una volta cotta a gran fuoco e poi una seconda volta , dopo essere stata dipinta e invetriata, ha la capacità di moltiplicare il chiarore dell’interno delle lampade lasciate volutamente bianche per meglio riflettere. Anche civette e zucche con i loro trafori possono inventare giochi di luce! Pesci, polpi, coralli, meduse si susseguono in coloratissimi girotondi sui lampadari multicolori e nelle appliques che lasciano sfuggire lampi di luce.