Il 6 luglio a Scorrano la luce trionfa sulle tenebre
Arrivando a Scorrano, al tramonto, per l’imperdibile appuntamento con S.Domenica, si vedono, venendo dalla campagna, gli scheletri, ancora spenti, delle luminarie. In quella luce si colgono nettamente le proporzioni di queste architetture effimere.Esse superano di gran lunga anche il castello e la chiesa. Ogni anno queste cattedrali di luce rinnovano il sortilegio di un maestoso paese da favola dove tutti si torna bambini: piccoli e con gli occhi sgranati. Gallerie fatate, castelli multicolori, le belle tarante dell’identità salentina si animano di luci e di musica in un’esplosione inimmaginabile di bellezza.
Santa Domenica stessa (e per la storia vi rimando ad un articolo precedente: Scorrano, un paese vestito di luce) penso sia entusiasta di quanta strada i suoi devoti hanno fatto dal ‘500 ad oggi. Da piccoli lumini a cattedrali di luce; capolavori che a Scorrano prendono vita e poi vanno ad illuminare le notti di festa del mondo intero: dall’Europa all’America, dall’Asia all’Australia dove risplende l’arte impalpabile del luminoso genio salentino. S. Domenica ha davvero pensato bene chiedendo quel piccolo tributo di luce. Ha forse anche considerato il futuro dei suoi devoti: una così particolare abilità sarebbe stata senz’altro una buona fonte di lavoro e di questi tempi non è grazia da poco!